Bambino muore in un ospedale bloccato da un attacco ransomware.
È successo una seconda volta, esattamente come una donna nell’ospedale di Düsseldorf in Germania.
Ovviamente non è stato l’attacco ransomware a uccidere la donna ma il fatto che le attrezzature e i servizi di assistenza ospedaliera erano bloccati.
Si tratta di una causa indiretta anche in questo secondo caso, ovvero un bambino dell’Alabama negli Stati Uniti D’America, nato con gravi lesioni cerebrali e morto a causa di cure erogate con grande difficoltà.
Difficoltà della struttura ospedaliera nell’affrontare un attacco ransomware.
I genitori del bambino hanno fatto causa all’ospedale sottolineando la grave mancanza di comunicazione: infatti, avrebbero scelto un altro pronto soccorso se avessero saputo che la struttura era in grave difficoltà nell’erogare le prestazioni a causa di un attacco informatico. Come dargli torto?
Quanto accaduto fa riflettere molto e aiuta a renderci consapevoli di quanto sia ormai pervasiva l’informatica nella nostra vita e, di conseguenza, quali rischi corriamo tutti i giorni, noi e le imprese.
Un secondo aspetto importante da sottolineare sono i danni nascosti di un incidente di sicurezza: oltre al blocco del business e ai danni economici e di immagine, sono spesso da conteggiare anche le spese legali e i risarcimenti derivanti dalle denunce subite dalle vittime.