Attacco ransomware a JBS, il più grande produttore di carne al mondo (pagati 11 milioni di dollari)
JBS, il più grande produttore di carne al mondo, è stato recentemente obiettivo di un attacco ransomware (REvil) probabilmente di origine russa che ha costretto l’azienda a chiudere alcuni dei suoi siti di produzione. JBS ha dichiarato di aver rilevato l’intrusione nelle sue reti senza che ne siano stati intaccati i server di backup, rendendo le operazioni di ripristino più agevoli.
L’azienda ha aggiunto che tale situazione di ripristino e investigazione potrebbe ritardare determinate transazioni con clienti o fornitori.
L’FBI sta indagando sull’attacco e il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti ha informato i competitor di JBS anche per valutare l’effetto dell’attacco informatico sulla fornitura di carne della nazione.
La minaccia è talmente elevata (la produzione alimentare è uno dei 16 settori infrastrutturali critici ed ha subito più di 40 attacchi gravi nell’ultimo anno) da indurre il presidente Biden a cercare di creare una coalizione globale per ritenere responsabili i Paesi che ospitano criminali informatici, tentando di estendere le operazioni anche al settore privato.
Pochi giorni fa, la stessa JBS ha confermato di aver pagato un riscatto di 11 milioni di dollari dopo una negoziazione partita da 22,5 milioni di dollari; pagamento effettuato per impedire che i dati rubati venissero divulgati pubblicamente.